lunedì 29 settembre 2008

Anagrafe per gli Eletti: lancio inziativa a Sellia Marina

Dopo aver invitato il Sindaco Giuseppe Amelio di Sellia Marina (CZ) alla conferenza stampa tenuta lo scorso 20 settembre a Lamezia Terme per il lancio dell'iniziativa in Calabria, l'Associazione di radicali calabresi "abolire la miseria" in collaborazione con il mensile "Abolire la miseria della Calabria" si rivolge all'unità di base del PD di Sellia Marina, Palmiro Impera e ad un consigliere comunale, Paolo Tavella.
Caro Palmiro, e caro Paolo
come segretario della locale sezione del PD a Sellia Marina e come eletto in consiglio comunale nello stesso, Vi invio tutto il materiale relativo all'anagrafe pubblica degli eletti. Un brutto nome per una iniziativa cristallina in favore della democrazia.
In pratica, a questo link(http://www.radicali.it/download/pdf/anagrafe_sindaci.pdf) , troverete la copia della delibera mentre a quest'altro la sintesi dell'iniziativa nazionale trasferita - in ottica federale e federalista - a tutti gli eletti sul territorio.
Soltanto attraverso il semplice concetto del "conoscere per deliberare" si esercita la democrazia; non esistono altre vie! E' un concetto tanto semplice, quanto potente; tanto scontato quanto reso impraticabile in quest'Italia della c.d. seconda repubblica o delle così dette mezze verità , nel cui linguaggio comune la classe politica è definita in unico fascio "la casta". Ma la praticabilità della democrazia, qualunque nome si desidera dare alle cause che ne osteggiano il corretto esercizio, è impedito semplicemente dalla partitocrazia.

Il 20 settembre 2008 Radicali Italiani hanno avviato la campagna ANAGRAFE DEGLI ELETTI anche in Calabria con una conferenza stampa svoltasi in Lamezia Terme e alla quale erano stati invitati tutti i sindaci e, in genere , gli eletti calabresi. Anche Giuseppe Amelio, sindaco di Sellia Marina (CZ) era stato invitato ma non è riuscito ad essere presente. Forse perché a parole tutti condividiamo la trasparenza che garantirebbe una simile anagrafe digitale.
L'obiettivo era ed è semplicissimo: rendere disponibili e accessibili, grazie anche alle nuove tecnologie e il web, la vita politica e amministrativa del nostro paese, attraverso la pubblicazione degli atti e una serie di dati di tutti gli eletti nelle assemblee di ogni livello. Non è certo cosa complicata mettere online registrazioni del consiglio comunale come noi facciamo ad esempio con questa inchiesta sulla depurazione in calabria che ti segnalo come esempio. Aspetto una vostra (spero) sollecita risposta alla richiesta, checome Associazione Abolire la miseria di Radicali vi rivolgiamo per organizzare, assieme, a Sellia Marina la presentazione, dell'iniziativa nella locale sezione e/o la presentazione della bozza di delibera in consiglio comunale (eventualmente trovassimo un eletto disponibile a presentarla). Rimango a Vs disposizione al 347 8253666 o via mail a redazione@almcalabria.it
Ciao e a presto, Giuseppe Candido
Direttivo associazione di Radicali calabresi "Abolire la Miseria"
Vicedirettore mensile Abolire la miseria della Calabria

domenica 28 settembre 2008

Questo Blog sostiene Giulia Innocenzi

Per un’anagrafe pubblica degli eletti

Da l'Opinione: http://www.opinione.it/pages.php?dir=naz&act=art&edi=200&id_art=7566&aa=2008

di Francesco Pullia


Gli articoli 1 e 54 della Costituzione parlano chiaro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti consentiti. Inoltre, i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore. Che significa? Semplicemente che, una volta eletti, deputati, senatori, presidenti di Regione e Provincia, sindaci, consiglieri dei vari enti, devono dar conto pubblicamente del loro operato. Ciò avviene, purtroppo, solo di rado e il più delle volte si resta completamente disinformati sugli atti amministrativi approvati e sul comportamento del proprio rappresentante. La disinformazione è uno degli aspetti più gravi dell’antidemocrazia perché, di fatto, impedisce la principale regola di un sistema democratico, quella per cui per deliberare è necessario, prima di tutto, conoscere. È su questa carenza che si basa la degenerazione partitocratica ed è proprio qui che attecchiscono, da un lato, corruzione, malversazione, scarso senso delle istituzioni e, dall’altro, come inevitabile conseguenza, sfiducia, rassegnazione, disinteresse per l’altrimenti nobile esercizio della politica. Eppure il cittadino ha dalla sua la legge. A lui, infatti, spetta il sacrosanto diritto di essere a conoscenza di quanto avviene nella vita amministrativa della propria città, di formarsi un adeguato, competente, giudizio sulle loro azioni dei propri designati nonché di fare sentire la propria voce.

Il Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, approvato con Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, all’art. 10, “Diritto di accesso e di informazione”, comma 1, afferma che “Tutti gli atti dell’amministrazione sono pubblici, ad eccezione di quelli riservati per espressa indicazione…” e, nello stesso articolo, comma 2, fornisce indicazioni perché tale diritto venga garantito. Appellandosi a queste norme, i radicali hanno avviato in questi giorni una campagna di mobilitazione pubblica e istituzionale volta ad assicurare un’anagrafe pubblica degli eletti, uno strumento cioè che, se adottato, potrà rendere trasparente la documentazione relativa ai comportamenti istituzionali di tutti gli eletti, ad ogni livello. Non si tratta, per la verità, per loro di una novità se si considera che più di trent’anni fa, appena entrati in Parlamento, si resero promotori, nonostante gli ostacoli posti in tutti i modi dall’allora presidente Nilde Iotti, delle prime trasmissioni “pirata” delle sedute, rendendo pubblici, tramite Radio Radicale, gli interventi in aula di ogni deputato. Che cosa si chiede adesso? Che ogni ente realizzi un portale che consenta la conoscenza dell’attività degli eletti (e, aggiungiamo, dei dirigenti, di chi occupa posti di responsabilità nella pubblica amministrazione), così come è ormai prassi nel mondo anglosassone.

Le istituzioni devono, in sostanza, mettere in rete il bilancio interno con gli allegati, le presenze e il comportamento di voto degli eletti, gli atti presentati e le diverse fasi procedurali. Di ogni consigliere devono essere resi pubblici, a partire dai dati anagrafici e dal codice fiscale, gli incarichi elettivi ricoperti nel tempo, la dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari relativi all’anno precedente l’elezione e degli anni in cui ricopre l’incarico e di quelli successivi, la dichiarazione dei finanziamenti ricevuti, dei doni, dei benefici o di altro assimilabile, il registro delle spese, comprensive di quelle per lo staff e di quelle telefoniche, la dotazione informatica, gli atti presentati con l’iter fino alla conclusione, il quadro delle presenze ai lavori e i voti espressi sugli atti adottati. Quest’ultimo punto consente di verificare se il mandato dell’eletto sia effettivamente adempiuto e se sia stato osservato il programma elettorale. Tutti i dati dovranno essere accessibili e in un formato standard aperto, così da poter essere elaborati e incrociati. Al di là delle facili e sterili campagne demagogiche che disaffezionano il cittadino alla vita pubblica, i radicali, da sempre interessati al corretto funzionamento delle istituzioni, pongono questa concreta proposta all’attenzione di tutte le forze politiche. Una risposta costruttiva, liberale, al disfattismo strisciante che, alimentato artatamente dai mezzi di comunicazione, esercita, purtroppo, un fascino inquietante su un gran numero di italiani.

sabato 27 settembre 2008

Parte il Progetto

Proprio oggi ho visto sul sito dei radicali italiani la pubblicazione delle varie lettere inviate alla segreteria di Roma tra queste è stata evidenziata anche quella inviata da Letizia prima della pubblicazione dell'articolo/lettera al consiglio comunale della città di Maddaloni, vi indico il link dove prendere spunto: http://www.radicali.it/download/pdf/lettere_anagrafe.pdf

Di pochi minuti fa è la notizia che a sostenere questo progetto si è giunto Stefano Porfilio che ha inviato una e-mail dicendo: Per il movimento sull'anagrafe degli eletti, ci sono.
Invito Stefano come tutti gli altri a visionare e a pubblicizzare questo blog inviando articoli,iniziative e eventuali conferenze, ma anche dando semplicemente il consenso a pubblicare la propria e-mail su questo blog in modo da poter scambiare informazioni pubblicamente.
Grazie a tutti,
Domenico Letizia.
(anarhkydom@hotmail.it)

Anagrafe pubblica degli eletti: i tavoli dei prossimi giorni

L’associazione Radicali Roma continua la mobilitazione per la delibera popolare recante anagrafe pubblica degli eletti, questi sono i tavoli dov’è possibile firmare.

venerdì 26 settembre

dalle 9.00 alle 14.00 via Cesare de Lollis, davanti ingresso Università

dalle 16.00 alle 20.00 Largo di Torre Argentina, davanti la Libreria Feltrinelli

dalle 21.00 alle 24.00 Campo de Fiori

dalle 21.00 alle 24.00 Piazza Trilussa

dalle 21.00 alle 24.00 Piazza Santa Maria in Trastevere

sabato 27 settembre

dalle 16.00 alle 20.00 Largo di Torre Argentina, davanti la Libreria Feltrinelli

dalle 21.00 alle 24.00 Piazza Santa Maria in Trastevere

domenica 28 settembre

dalle 16.00 alle 20.00 Largo di Torre Argentina, davanti la Libreria Feltrinelli

dalle 21.00 alle 24.00 Campo de Fiori

dalle 21.00 alle 24.00 Piazza Santa Maria in Trastevere

Per maggiori informazioni: www.radicaliroma.com

DOMENICO LETIZIA CHIEDE L’ANAGRAFE PUBBLICA DEGLI ELETTI A MADDALONI

MADDALONI - "L’anarchico liberale di Maddaloni chiede l’anagrafe degli eletti disponibile anche a Maddaloni, questa richiesta è nata in seguito ad uno scambio di e-mail tra Letizia e il Partito dei Radicali Italiani. La proposta è conosciuta in tutta Italia grazie all’ impegno dei Radicali Italiani e Letizia in seguito alla pubblicazione sul suo blog di un comunicato dei Radicali ha deciso di rendere fattibile questo progetto proprio alla città di Maddaloni. La richiesta è venuta proprio dal sito internet, (http://brigantilibertari.blogspot.com/) conosciuto tra i difensori del libero mercato antistatalista e che vanta di essere uno dei pochi blog left-libertarian in Italia, pensiero politico diffusissimo negli Stati Uniti d’America. In cosa consiste l’anagrafe degli eletti? Non di una mega banca dati centralizzata ma della possibilità per tutti i cittadini di trovare su Internet "e con una reale e agevole accessibilità" i dati relativi a presenze, assenze, voto in aula e in commissione, missioni più o meno autentiche di tutti gli eletti, dal Parlamento sino ai livelli locali di Regioni, Province e Comuni. E senza dimenticare situazioni patrimoniali, fiscali e societarie prima e dopo l’assunzione di un mandato elettivo, fino ai gettoni di presenza anche in partecipate e municipalizzate. In poche parole spiega Letizia è un controllo della cittadinanza sulle attività politiche degli eletti nel caso di Maddaloni della giunta comunale maddalonese.
Letizia ha deciso di fare la richiesta pubblicamente proprio per attendere cosa risponderanno i politici e se vorranno essere veramente controllati dai cittadini che dicono di amare, senza questioni ideologiche né partitiche né di schieramenti, l’anagrafe riguarda tutta la giunta comunale quella in carica e quella all’opposizione, Letizia dice: ‘da libertario e ancor di più da Maddalonese sono convinto che questo progetto, se non verrà accettato, non farà altro che mettere in risalto l’unica utilità dei nostri governanti cioè quella di essere parassiti’ aggiungendo: ‘Sono curioso di vedere che ne penserà la cittadinanza dei dati relativi a presenze, assenze, voto della nostra giunta comunale’ Domenico spera che il sindaco accolga la richiesta e invita tutti i cittadini a spedire richieste al Comune".


Pubblicato da: http://www.caserta24ore.it/21092008/maddaloni-ce-domenico-letizia-chiede-l%E2%80%99anagrafe-pubblica-degli-eletti.php

http://www.casertaoggi.com/news/new.asp?id=21805&rubrica=Provincia

http://www.pupia.tv/maddaloni/politica/31/letizia-chiede-anagrafe-pubblica-degli-eletti-maddaloni.html

COSTI POLITICA: TRASPARENZA, LA 500 RADICALE E PANNELLA-HACKER

(AGI) - Roma, 18 set. - Si parla, e tanto, di trasparenza e i Radicali rimettono in bella vista, con pignoleria discreta, l’album di famiglia. Noi c’eravamo gia’, e’ il messaggio, e per verificarlo basta fermarsi a una delle fotografie piu’ recenti, magari scattate con il telefonino, come quello che un Marco Pannella in gran forma lascia acceso perche’ Radio Radicale possa trasmettere il riservatissimo conclave di governo a Caserta, nel gennaio dello scorso anno. Un putiferio, per quel Pannella-hacker per mezz’ora. La presentazione della campagna di lancio per l’anagrafe pubblica degli eletti unisce al tavolo della sede Radicale dirigenti della nouvelle vague e veterani (Emma Bonino e Antonella Casu, Bruno Mellano e Michele De Lucia) e il materiale diffuso ai giornalisti rinverdisce la memoria di altre iniziative alle quali si riaggancia quella significativamente legata al 20 settembre, alla Breccia di Porta Pia.
Nei giorni in cui trasparenza e pubblicazione via Internet di stipendi e consulenze sono una delle bandiere del governo, i Radicali rimettono le lancette proprio alla fondazione di Radio Radicale e alle prime dirette da Montecitorio. Correva l’anno 1976 e i sofisticatissimi mezzi constavano di: una Fiat 500 con ‘telefono volante’ a bordo della quale i tecnici che incrociavano nelle vicinanze del Palazzo ’succhiavano’ il segnale dagli altoparlanti negli uffici dei deputati. Ando’ a finire, ricorda la nota Radicale, che l’allora presidente della Camera, Nilde Jotti, stacco’ l’audio a ripetizione fino a quando il principio passo’ sotto l’usbergo dell’articolo 64 della Costituzione sulla pubblicita’ delle sedute.
Da li’, ecco le dirette dei congressi di tutti i partiti e di altre occasioni di rilievo istituzionale. Lo stesso Marco Pannella rende pubblici i proprio interventi e le risposte, privacy permettendo, dei suoi interlocutori.
Ecco il perche’ della rivendicazione del motto einaudiano “conoscere per deliberare” o dell’Ernesto Rossi per cui il controllo e’ l’essenza della democrazia. Chi sa quella ‘500′ che fine avra’ fatto. (AGI)

RADICALI: PRESENTATA AD AOSTA ANAGRAFE PUBBLICA ELETTI

(ANSA) - AOSTA, 20 SET - Un'anagrafe pubblica degli eletti per garantire la trasparenza dei dati patrimoniali e dell'attività di consiglieri comunali, provinciali e regionali, oltre che di deputati e senatori. E' l'iniziativa presentata dai Radicali italiani oggi ad Aosta e in contemporanea in tutte le regioni.

"La proposta - ha spiegato Flavio Martino, esponente radicale valdostano e responsabile della locale associazione Loris Fortuna - non vuole cavalcare l'antipolitica, ma individua una soluzione concreta al problema della trasparenza".

La conferenza di oggi, come è stato spiegato, si colloca in una data simbolo del movimento laico: il 20 settembre è l'anniversario della 'breccia di Porta Pia' e della fine del potere temporale dei Papi. Una bandiera per i radicali, così come lo è stata - ha evidenziato Enzo Cucco, della direzione nazionale del movimento - la questione della trasparenza: "sin dalla nascita del nostro movimento - ha ricordato - ci siamo impegnati, attraverso Radio Radicale , affinché fossero rese pubbliche le sedute del Parlamento". L'anagrafe pubblica degli eletti, infatti, "vuole essere uno strumento a disposizione dei cittadini per conoscere e deliberare, uno strumento della democrazia", ha aggiunto Cucco.

Alla conferenza di oggi erano presenti alcuni esponenti politici locali, tra cui Roberto Louvin, capogruppo regionale di Renouveau Valdotain-Vallée d'Aoste Vive, Elio Riccarand dei Verdi e Raimondo Donzel, segretario regionale del Partito democratico. "Il Pd - ha precisato Donzel - sostiene la proposta dei Radicali che non è rivolta contro qualche politico, ma è a favore dei cittadini e apre un percorso per uscire dalla vecchia politica". (ANSA).
AIT - Associazione italiana transumanisti