venerdì 31 ottobre 2008

Anagrafe degli Eletti: il Consiglio di Tocco da Casauria lo approva per primo

LA TRASPARENZA E' UN'OPINIONE TOCCODA CASAURIA. Primo in Abruzzo, terzo in tutta Italia, il Consiglio Comunale di Tocco da Casauria ha votato nel pomeriggio di oggi, 27 ottobre 2008, l'istituzione dell’ anagrafe degli eletti.

E' una risposta alla proposta presentata a tutti gli Enti Pubblici italiani dal Partito Radicale.
«Un’iniziativa semplice, un piccolissimo passo avanti per la democrazia del nostro Paese che, in questo modo, accorcia il divario sostanziale con molti altri Paesi d’ Europa», spiegano dal comune.
«Oggi, e solo a seguito del clima avverso in cui i maggiori partiti e i loro potentati locali hanno trascinato la politica all’occhio dell’opinione pubblica», ha spiegato il primo cittadino Riziero Zaccagnini, «tutti sembrano voler voltare pagina e aprire una stagione di partecipazione e trasparenza. Il Partito Democratico in Abruzzo ha inserito l’iniziativa tra i suoi punti programmatici, ma ancora nessuno ha fatto un atto minimo in questa direzione».

L’Amministrazione di Tocco da Casauria, pur nelle difficoltà operative dovute alle dimensioni esigue, ha ritenuto di aderire a una proposta che segna un ulteriore passo avanti rispetto all’impegno preso un anno e mezzo fa quando al centro del programma elettorale del futuro sindaco si sosteneva «l’apertura del “palazzo” attraverso ogni forma di partecipazione attiva della cittadinanza alla gestione della cosa pubblica, unico modo per spezzare il vincolo di sudditanza clientelare che anni di Amministrazione ( prima democristiana, poi a maggioranza DS) avevano deliberatamente costruito».
«Incarichi, stipendi, rimborsi, e poi i bilanci, i bandi, gli appalti: tutto entro sei mesi sarà facilmente consultabile da parte dei cittadini, che già oggi trovano molte facilitazioni nell’accesso agli atti del comune», ha promesso il sindaco.
Dopo l’apertura del nuovo sito internet e di forum tematici on-line, dopo l’istituzione del primo bilancio partecipativo, con la deliberazione di questo pomeriggio si aggiunge un altro tassello al puzzle.
«Siamo convinti che la distanza tra politica e società», ha detto ancora il primo cittadino, «sia in gran parte dovuta all’impossibilità dei cittadini (costruita ad arte dalla “casta”) di avere gli strumenti idonei alla comprensione e alla critica costruttiva degli atti amministrativi e politici.
Pertanto, approvata la deliberazione in Consiglio Comunale, provvederemo ad inviarla a tutti gli enti pubblici abruzzesi, chiedendo loro di seguirci sulla facile ma per nulla scontata strada della riforma reale della politica nella nostra Regione».

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