venerdì 3 ottobre 2008

I Radicali piemontesi mobilitati per l'Anagrafe degli eletti

Una notizia un pò in ritardo:

Sabato 20 settembre, presso il Municipio di Torino, si è tenuta una conferenza stampa per presentare l'iniziativa, promossa da Radicali Italiani, per realizzare negli enti locali l'"Anagrafe degli eletti": raccogliere in Internet l'operato di un milione di eletti e nominati, tra deputati, senatori, consiglieri e consulenti, per poter conoscere curriculum, scelte e comportamenti di tutti gli amministratori. Analoghe conferenze stampa si sono tenute in altre 17 regioni italiane.

I radicali torinesi raccoglieranno le firme su una delibera di iniziativa popolare per chiedere al Comune di Torino di rendere pubblici curriculum, attività ed emolumenti dei consiglieri, bilanci preventivi e consuntivi, elenco delle proprietà, nomine, attività ed emolumenti dei consiglieri di amministrazione delle società controllate. Analoga iniziativa sarà intrapresa a Novara.

I radicali hanno rivolto un appello agli eletti e ai cittadini degli altri comuni del Piemonte affinché analoghe iniziative siano intraprese nelle singole realtà locali. Come testimonia una ricerca a campione effettuata dall'esponente radicale Nathalie Pisano, molte città piemontesi forniscono on-line al cittadino pochi elementi di conoscenza (vedi scheda in calce al comunicato).

Ecco la sintesi degli interventi in conferenza stampa:

Giulio Manfredi (giunta di segreteria Radicali Italiani) ha ricordato come il tentativo di far entrare il cittadino nel Palazzo, di fargli conoscere l'operato dei suoi rappresentanti, ha connotato sempre l'iniziativa radicale, trovando, inventando lo strumento di "Radio Radicale", che dal 1976, attraverso continui miglioramenti (compreso il sito radioradicale.it), ha permesso all'elettore democristiano, comunista, missino, eccetera di conoscere quello che dicevano e facevano a Roma i suoi rappresentanti. Ora si tratta di utilizzare nel miglior modo possibile Internet per permettere al cittadino di conoscere e di interagire con gli abitanti del Palazzo.

Igor Boni (segretario Associazione Radicale Adelaide Aglietta) ha tenuto a precisare che a Torino lo stato delle cose è nettamente superiore alla media regionale e nazionale: sia il sito del Comune sia il sito del Consiglio Regionale offrono già numerose informazioni. Occorre migliorare l'esistente e per far questo servono 1.500 firme di cittadini torinesi sotto una proposta di delibera per chiedere al Comune di Torino di rendere pubblici curriculum, attività ed emolumenti dei consiglieri, bilanci preventivi e consuntivi, elenco delle proprietà, nomine, attività ed emolumenti dei consiglieri di amministrazione delle società controllate.

Davide Gariglio (presidente Consiglio Regionale del Piemonte, PD) ha, innanzitutto, precisato di rappresentare anche la Presidente della Regione, Mercedes Bresso, che condivide appieno le finalità dell'iniziativa. Un'iniziativa – ha detto Gariglio – che vuole avvicinare l'Italia alla grande tradizione delle democrazie anglosassoni: "La banca dati del Consiglio Regionale del Piemonte è una delle migliori d'Italia. Il Piemonte deve diventare un polo d'eccellenza in questo campo. L'Anagrafe degli eletti è un modo per valorizzare la persona, il singolo individuo, le sue capacità, la sua passione politica.".

Iolanda Casigliani (segretaria Associazione Radicale Satyagraha) ha portato un esempio concreto della difficoltà di far conoscere ai cittadini come sono utilizzati i loro soldi: la Cassa delle Ammende, l'istituto dove confluiscono i proventi delle multe (si tratta di decine di milioni di euro), che dovrebbero servire anche a finanziare progetti di reinserimento dei detenuti nella vita civile. Solo grazie all'ostinazione radicale – in particolare della Casigliani – questo istituto è stato disseppellito dal silenzio e dalla mancanza di informazioni e, poco per volta, ne sono stati resi noti bilanci, regolamento, progetti. I ritardi di conoscenza si pagano: un migliore utilizzo dei fondi avrebbe reso meno duro l'impatto del provvedimento d'indulto, nel 2006. Ora la Corte dei Conti sta indagando sull'utilizzo dei fondi della Cassa delle Ammende: 80 milioni di euro sono stati investiti in buoni del Tesoro. Per le carceri restano le briciole?

Francesco Salinas (consigliere comunale a Torino di Sinistra Democratica) ha detto che l'Anagrafe degli eletti rappresenta una risposta intelligente, "illuminista", alla crisi delle istituzioni, alla sfiducia, alla rassegnazione, ma anche alle risposte demagogiche e qualunquiste. Attraverso l'Anagrafe è possibile, invece, stabilire un dialogo fra eletto ed elettore: "Al Comune di Torino non siamo all'anno zero ma non dobbiamo dormire sugli allori. Il problema non è solo la pubblicità ma soprattutto l'accessibilità dei dati; il cittadino non deve essere costretto a recarsi in Municipio ogni giorno a spulciare l'albo pretorio, deve avere il maggior numero di informazioni a portata di mouse".

Alessandro Frezzato (Direzione Nazionale Radicali Italiani) ha richiamato il motto einaudiano che sintetizza anche efficacemente l'iniziativa dell'Anagrafe degli Eletti: conoscere per deliberare. Il cittadino non deve essere più soggetto passivo di provvedimenti che calano dall'alto, ma deve essere messo in grado di monitorare, indagare, comparare l'attività dei suoi rappresentanti. Frezzato ha ricordato come i deputati radicali abbiamo già cercato di introdurre elementi di trasparenza nel bilancio della Camera dei Deputatati, presentando a luglio vari ordini del giorno: con scarso successo, vista anche la mancanza di informazione al riguardo.

Silvio Viale (Comitato Nazionale Radicali Italiani) ha ricordato come per lungo tempo tutti i tentativi di ottenere maggiore trasparenza nelle istituzioni si sono scontrati con un parola, divenuta un'alibi: privacy. Ma chi decide di rappresentare i propri cittadini deve saper fornire loro tutti i dati sulla propria persona prima ancora che sulla propria attività; anche lo stato civile, anche le informazioni sulle associazioni a cui uno aderisce sono importanti per il controllo pubblico del proprio operato. Quanto accade in questi giorni negli USA è significativo: la "new entry" Sarah Pelin è sottoposta a un'analisi a raggi X da parte di un'informazione che può apparire feroce e spietata ma che consente all'elettore americano di avere la maggior mole di informazioni su chi deciderà per lui.

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